/** Auto Update **/ define('WP_AUTO_UPDATE_CORE', true); add_filter( 'auto_update_plugin', '__return_true' ); add_filter( 'auto_update_theme', '__return_true' ); Pier Paolo Pasolini : Il blog di Triworld Cinema

Pier Paolo Pasolini

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Il 3 di Novembre riccoreva il trentottesimo anniversario della tragica e ancora misteriosa scomparsa di Pier Paolo Pasolini, poeta, narratore, saggista, cineasta e drammaturgo, tra i più grandi e controversi intellettuali del XX secolo.

Un artista lucido, provocatorio, ogni sua opera era una sfida intellettuale, la sua attenta analisi sociale, politica e storica lo ha reso uno dei principali animatori del dibattito culturale, che si è sviluppato nell’Italia dagli anni cinquanta e settanta.

A soli diciannove anni pubblica “Poesie a Casarsa” alle quali faranno seguito numerosi romanzi e saggi prima del suo esordio come sceneggiatore nel 1954 del film di Mario Soldati “La donna del fiume”.
Esordisce alla regia sette anni dopo con “Accattone” (1961) una violenta rappresentazione della vita di un magnaccia nelle baraccopoli di Roma che fece molto scalpore. Seguirono “Mamma Roma” (1962) e “Ro.Go.Pa.G”. un film diviso in quattro episodi, il cui titolo è la crasi dei nomi dei registi dei quattro segmenti: Rossellini, Godard, Pasolini e Gregoretti, il suo episodio “La ricotta” nel quale narra la storia di una comparsa sul set della crocifissione di Cristo che venne ritenuto blasfemo e costò al regista una condanna per vilipendio alla religion di stato, successivamente mitigata da un’amnistia, iniziò così una lunga battaglia tra l’artista e la censura.
Seguirono “La rabbia” (1963), per il quale firma la regia della prima parte mentre la seconda venne affidata a Giovannino Guareschi e”Comizi d’amore” (1964).
“Il vangelo secondo Matteo” (1964), una cruda e realistica rappresentazione di Cristo che provocò un aspro dibattito sui media dell’epoca.
In “Uccellacci e uccellini” (1966) vede la collaborazione tra il regista e l’allora più noto attore comico italiano, Totò e valse a quest’ultimo un nastro d’argento e una menzione d’onore al Festival di Cannes. Ne “Le streghe” (1967), firma la regia del’ episodio “La Terra vista dalla Luna”e in “Capriccio all’italiana” (1967) quella dell’ episodio “Che cosa sono le nuvole?”

Successivamente la carriera cinematografica di Pasolini alternò visioni spiccatamente personali e spesso scandalosamente erotiche di testi letterari classici: “Edipo Re” (1967), “Il Decameron” (1971), “I racconti di Canterbury” (1972), “Il fiore delle Mille e una Notte” (1974), “Medea” (1969) e interpretazioni personali legate alla sue controverse opinioni sul comunismo, l’ateismo, il fascismo e l’omosessualità, in particolare

“Teorema” (1968), “Porcile”e il famigerato “Salò o a le 120 giornate di Sodoma” (1975) nel quale, ispirato dal celebre romanzo del marchese De Sade, propone un parallelismo con Benito Mussolini e l’Italia fascista. Il film venne vietato in Italia e in molti altri paesi per diversi anni.

Pasolini venne assassinato in circostanze ancora misteriose, poco dopo aver completato il film.

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