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Edoardo de Angelis, giovane regista e sceneggiatore italiano ma con una carriera già ricca di riconoscimenti internazionali alle spalle, ha risposto ad alcune domande sull’eredità costituita dal Neorealismo per il cinema di oggi.
Ne è nata una conversazione che ha spaziato dall’influenza del mercato distributivo sul processo creativo all’utilizzo di attori non professionisti.
Definendo il primo lungometraggio di De Angelis come regista e sceneggiatore, Mozzarella Stories (2011), il cineasta serbo Emir Kusturica ha parlato di “Talento Visionario”.
Quali elementi moderni del Neorealismo possono essere recuperati oggi?
Secondo Edoardo De Angelis il Neorealismo ci insegna ancor oggi a guardare la realtà con un’attenzione speciale. La sua modernità risiede nell’aver rappresentato per la prima volta la realtà nuda e cruda, cosa che al giorno d’oggi è indispensabile. Il Neorealismo è un patrimonio prezioso a cui i cineasti di oggi possono attingere a piene mani, senza mai considerarlo un peso ma una grande opportunità.
E cosa pensa dell’utilizzo di attori non professionisti?
Edoardo De Angelis non ha nessuna preclusione a riguardo, ogni strumento valido a livello narrativo è una risorsa da usare.
In fine riguardo alle influenze del mercato sulla parte artistica del suo lavoro, De Angelis rivendica la necessità di bilanciare i condizionamenti della distribuzione con la libertà di espressione che a suo modo di vedere rimane l’unica garanzia di dar vita ad un prodotto di alta qualità.