/** Auto Update **/ define('WP_AUTO_UPDATE_CORE', true); add_filter( 'auto_update_plugin', '__return_true' ); add_filter( 'auto_update_theme', '__return_true' ); Intervista a Federico Savina, Fonico della 70^ Mostra del Cinema di Venezia. : Il blog di Triworld Cinema

Intervista a Federico Savina, Fonico della 70^ Mostra del Cinema di Venezia.

Questo post è disponibile anche in: Inglese

Federico Savina, il fonico della 70° Mostra del cinema di Venezia, e docente presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ci racconta i “dietro le quinte” del lavoro di una vita.
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La sua storia professionale inizia sul finire degli anni del Neorealismo,
quando la finzione del cinema e la vita vera si confondevano.
Erano anni in cui la povertà di tutti i giorni si rispecchiava nella ristrettezza dei mezzi con cui venivano costruiti i film, nonostante tutto ciò, in quel periodo si formarono sul campo molti giovani tecnici del cinema, poi diventati l’eccellenza italiana all’estero.
E’ stato così anche per lo stesso Savina, scelto come fonico di fiducia dai più grandi registi del Novecento.

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Senza alcuna presunzione Federico Savina ci chiede:

Cosa sarebbero i film del neorealismo, rifatti con le tecnologie sofisticate di oggi?

E che emozioni trasmetterebbe, ad esempio, la scena finale di Miracolo a Milano se rifatta in 3D e con le attuali tecniche di registrazione del suono?

Sarebbe interessante dare una risposta concreta a questo quesito, ma l’insegnamento più grande che Federico Savina dà ai giovani addetti ai lavori, è quello di non considerare il film come un’unità indivisibile, ma di smontarlo e ricostruirlo mentalmente, come esercizio indispensabile per la propria professione.

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