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Siamo tutti profondamente addolorati, sebbene rispettosi, del gesto che il maestro e amico Carlo Lizzani ha voluto compiere. Del tutto inatteso, anche perché proprio qualche giorno fa aveva espresso il desiderio di tornare a dirigere un film, specie dopo il successo del docufilm del quale è protagonista, Non eravamo solo ladri di biciclette, nel quale racconta il sorgere e l’affermarsi del Neo realismo, lui che ne era l’ultimo rappresentante. Un uomo lucido, con una memoria e una cultura straordinarie. Ha compiuto la stessa scelta del suo amico Mario Monicelli del quale aveva detto: “Comprendo quello che ha fatto, perché lo conoscevo”. Per la Triworld è una perdita insanabile, perché la collaborazione non si sarebbe fermata al docufilm, ma era già avviata a una seconda opera di maggior portata. Resta l’onore di avere lavorato e prodotto con lui un’opera che resterà nel tempo a testimoniare la genialità e la creatività degli artisti italiani e tra questi proprio Carlo Lizzani, al quale saremo sempre riconoscenti.Gianni Bozzacchi