/** Auto Update **/ define('WP_AUTO_UPDATE_CORE', true); add_filter( 'auto_update_plugin', '__return_true' ); add_filter( 'auto_update_theme', '__return_true' ); Anna Magnani, semplicemente divina : Il blog di Triworld Cinema

Anna Magnani, semplicemente divina

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Poco meno di un mese fa ricorreva il quarantesimo anniversario della scomparsa di Anna Magnani, oggi vorremmo dedicare la nostra attenzione a questa straordinaria attrice simbolo del cinema italiano, ripercorrendo con alcuni video la carriera dell’attrice icona del Neorealismo.

Time magazine la definì “Divina, semplicemente divina” racchiudendo in due parole l’essenza dell’attrice, che in quasi trent’anni di carriera ha lavorato con i più grandi registi italiani, da De Sica a Rossellini, da Pasolini a Visconti, da Mattoli a Lattuada, da Camerini a Zampa e Fellini, per il quale apparì, già gravemente malata, per l’ultima volta sul grande schermo, interpretando se stessa in un cammeo nel film “Roma“, della città eterna era del resto simbolo già da “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini (1962)

Con la sua espressività e la carica “popolana” ha incarnato il volto simbolo dell’Italia alle prese con la guerra e la povertà.

Dopo il debutto con “La cieca di Sorrento” di Nunzio Malasomma nel 1934, era stata l’elegante Fanny di “Cavalleria” diretto nel 1936 da Marcello Alessandrini che l’aveva appena sposata e la sciantosa “Teresa Venerdì” di Vittorio De Sica (1941), la fioraia di “Capo de’fiori” di Mario Bonnard e la popolana di “L’ultima carrozzella” di Mario Mattoli, entrambi del 1943. Il primo a credere in lei come attrice drammatica, come si sa, fu Luchino Visconti che nel ’41 l’aveva scelta per “Ossessione“: Anna era però incinta di Luca, figlio naturale di Massimo Serato, e dovette rinunciare anche per la depressione dopo l’abbandono del compagno.

Anna Magnani raggiunge la fama mondiale nel 1945 grazie al suo ruolo nel film manifesto del Neorealismo, “Roma città aperta” di Roberto Rossellini. Nel film Anna Magnani è protagonista di una delle sequenze più celebri della storia del cinema.

Seguirono film come “L’amore” (1948) di Rossellini, ”Bellissima“ (1951) di Visconti, “La rosa tatuata (1955) di Daniel Mann per il quale vinse  l’Oscar come migliore attrice protagonista, per la prima volta assegnato ad una italiana.

Ormai famosissima internazionalmente viene scelta per interpretare “Pelle di serpente” (1960 ), con Marlon Brando e diretto da Sidney Lumet, e “Mamma Roma” (1962) di Pier Paolo Pasolini.

Donna forte e passionale ebbe una intensa e tormentata storia d’amore con Rossellini, che la lasciò per Ingrid Bergman un triangolo amoroso che riempì i rotocalchi dell’epoca. Nannarella decide di girare un film “Vulcano” in risposta a “Stromboli” nel quale il regista Roberto Rossellini aveva scelto la famosa attrice svedese come protagonista dando vita a quella che venne definita: la guerra dei vulcani.
Un rapporto d’affetto e stima che però continuò tanto che Rossellini rimase al capezzale di Nannarella sino agli ultimi istanti.

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Tanto nota era l’artista che Jury Gagarin a bordo della navicella Vostok il 12 aprile 1961 disse “Saluto la fraternità degli uomini, il mondo delle arti e Anna Magnani” e venne persino dato il suo nome ad un cratere di Venere.

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