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Oggi il regista, fotografo, scrittore e sceneggiatore italiano, Alberto Lattuada avrebbe festeggiato il suo novantanovesimo compleanno.
Figlio del compositore Felice Lattuada, intrapresi gli studi di architettura, per arrotondare collabora con diverse riviste di letteratura e successivamente scrive recensioni e articoli sul cinema e sulla pittura. Si dedica con passione alla fotografia e nel 1941 raccoglie i suoi scatti migliori ne “L’occhio quadrato”.
Debutta nel cinema nel 1933 come scenografo diplomandosi come “assistente responsabile del colore” nel 1935 passando poi alla regia con Giacomo l’idealista (1942).
Nel 1938 , insieme ai Luigi Comencini e Mario Ferrari, fonda la Cineteca Italiana di Milano.
La sua poliedrica versatilità di linguaggio diventa il suo marchio di fabbrica alternando il ruolo da sceneggiatore “Piccolo mondo antico” (1941) di Mario Soldati, “La Freccia nel Fianco” (1945 ), di Michelangelo Antonioni, “L’amore in Città” (1953), “L’amica” (1969) e “La cicala” (1980) a quello di regista.
Nel dopoguerra realizza una serie di film in stile neorealista: Il bandito (1946), Anna (1951).
Diede inoltre una spinta alla carriera di Federico Fellini con il quale co-diresse “Luci del varietà” (1950) prodotto da i due registi e le loro mogli.
Toltosi di dosso i panni del neorealista si ripropone con “Il cappotto” (1952), “L’amore in Città (1953), “La Spiaggia” (1954) e “Il mafioso” (1962) e “Fraulein Doktor” (1967 ).
Tra gli anni ’70 e ’80 si è dedicato a produzioni teatrali e televisive, in particolare nel 1985 curò la regia di Cristoforo Colombo una miniserie televisiva.
Alberto Lattuada nella sua carriera ha sceneggiato 35 film e ne ha diretti altrettanti ed è apparso inoltre in 7 film .
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