/** Auto Update **/ define('WP_AUTO_UPDATE_CORE', true); add_filter( 'auto_update_plugin', '__return_true' ); add_filter( 'auto_update_theme', '__return_true' ); Intervista a Rhea Bozzacchi. Giovane regista e sceneggiatrice. : Il blog di Triworld Cinema

Intervista a Rhea Bozzacchi. Giovane regista e sceneggiatrice.

Questo post è disponibile anche in: Inglese

Rhea Bozzacchi, giovane figlia del famoso regista e fotografo Giovanni Bozzacchi, si è distinta come prima del proprio corso alla Columbia University in Hollywood (CA) nella scrittura di un lungometraggio, che a breve verrà prodotto da Triworld Cinema e di cui curerà anche la regia.
Abbiamo intervistato la nostra ospite sulle analogie tra il Cinema Indipendente Americano ed il Neorealismo italiano. Rhea ha approfondito questo tema durante i propri studi ed il suo primo lungometraggio verrà girato quasi esclusivamente sulla strada. Nonostante la giovane età Rhea Bozzacchi ha risposto alle nostre domande con una maturità ed una chiarezza di idee davvero sorprendenti: 

Cosa pensi della modernità del Neorealismo? e della nuova rappresentazione della donna emersa in quei film?

Rhea individua in una sorta di spregiudicatezza e libertà di pensiero le caratteristiche che hanno reso così universale il Neorealismo tanto che il cinema indipendente americano ancora se ne serve.
Riguardo alle attrici ritratte nei film neorealisti ed alla nuova figura di donna che hanno affermato, Rhea non ha dubbi: Anna Magnani ne è il simbolo. Un’attrice che sembrava non recitasse. Una donna vera. A volte sembrava di assistere ad un documentario perché le donne venivano dalla realtà, erano appassionate e non temevano di apparire brutte.
In chiusura Rhea Bozzacchi avvicina ancora il Cinema Indipendente Americano, di cui lei sente di fare parte, ad alcune caratteristiche del Neorealismo. Per farlo parla di coraggio, il coraggio di scendere in strada per filmare e realizzare un’idea. Il Neorealismo per Rhea è questo, qualcuno che con una cinepresa sente l’urgenza di scendere in strada e di ritrarre finalmente la realtà così com’è.
“Questo è ciò che amo del Neorealismo e del Cinema Indipendente di oggi: la libertà creativa!”

 

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